CHI SONO..

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Mi chiamo Giovanna Silvani e sono nata a Pavia in Italia.
La passione per il disegno e per l'arte in generale hanno fatto si che già da bambina, ai tempi della scuola, disegnassi ogni cosa che mi circondava compresi i miei insegnanti che ritraevo a loro insaputa da sotto il banco.
Per me, praticare ogni forma d'arte, é sempre stata la cosa più naturale.
Questa mia propensione per le arti figurative mi ha portato ad iscrivermi all'Accademia di Arti Grafiche di Milano.
Una volta conseguito il Diploma alla fine degli anni '60 ho lavorato per diverse agenzie pubblicitarie milanesi in un tempo in cui l'assenza di computers faceva si che i grafici ed i i creativi dovessero ancora avere delle doti artistiche per poter trovare un impiego nel settore pubblicitario.
In uno dei periodi più intensi dal punto di vista cultural-musicale, quello della cosiddetta 'beat generation' ho lavorato come impaginatrice e grafica per Ciao Amici una rivista al centro di questi eventi musicali e di costume.

Nel 1971, lasciatami alle spalle il mondo della pubblicità, mi si presentò l'occasione di andare a Parigi dove andai a vivere assieme al mio compagno dell'epoca uno studente attore di teatro divenuto in seguito un grande regista. Nella Francia dei boemiennes, dei teatri e della recitazione mimica sono rimasta per due anni durante i quali ho iniziato a modellare maschere e marionette traendo ispirazione dai personaggi ed attori con i quali avevamo a che fare ogni giorno.

Verso la fine del '72, mi trasferii a Zurigo, dove presi a frequentare con una certa assiduità l'ambiente del Cabarét, del teatro e delle nuove tendenze musicali.
Nel '76, la nascita di mia figlia Isabella fu per me una delle gioie più grandi della mia vita.
In seguito continuai a dedicare sempre parecchio tempo alla musica e le tendenze musicali degli anni '80 erano fatte di Jazz, Funk e Rock. Fu così che nel 1983 formai un gruppo, i Frenesia, nel quale suonavano oltre a me che cantavo anche Remo Crivelli al piano, Peter Adler al basso e chitarra e Lukas Meier alla batteria.

L'evoluzione culturale che mi coinvolse negli anni successivi mi portò a confrontarmi con esperienze per così dire inedite, del tutto nuove che, attraverso un percorso spirituale nuovo e, per certi versi, rivoluzionario mi ha spinto ad esplorare orizzonti diversi da quelli fino ad allora incontrati.
Per approfondire la conoscenza del nuovo universo che stavo scoprendo iniziai a prendere parte a seminari di meditazione, di antropologia mistica e sciamanesimo dai quali imparai la pratica della Meditazione Trascendentale, del Reiki ed il rituale del Camminare sul fuoco.

Negli anni '90 avvenne infine quella che io considero una vera e propria Svolta nella mia vita e cioè l'incontro con il Buddhismo Tibetano attraverso gli insegnamenti di quello che poi divenne il mio maestro Sogyal Rinpoche.
L'essenza profonda del Buddhismo è quella che ispirerà il resto della mia vita come traspare chiaramente dai miei lavori artistici a partire dalla metà degli anni '90.
Dal 1996 sto lavorando al progetto dei 'Protettori'(Buddha), una serie di dipinti su seta e cornice di bambù di grandi dimensioni molti dei quali in forma di trittico.
Il mio impegno nella pittura non mi impedisce di dedicarmi, nel contempo, ad un'altra delle mie passioni, la scrittura.
Il romanzo che ho appena terminato è una storia avvincente di un viaggio avventuroso in Tibet alla ricerca di un Lama eremita.

Un altro mio lavoro cui tengo molto e che sto per portare a termine è la scrittura di una biografia autentica di uno dei personaggi più interessanti della tradizione rurale ticinese morto due anni fa il cui nome, Arnoldo Dadò, evoca in tutto l'ambiente delle Alpi Ticinesi un modo di vivere ormai scomparso, quello dei pastori e dei casari che vivevano negli Spluha, le famose abitazioni di pietra che ancora si possono intravedere vagando per le montagne più impervie.

Nell'attesa di trovare l'editore dei due libri di cui ho parlato mi dedico dal '92, oltre che alla pittura ed alla scultura, anche all'organizzazzione di rituali tipici dello sciamanesimo quali il Camminare sul Fuoco.
Inoltre, attraverso la raccolta in natura di vari tipi di erbe officinali, fabbrico creme e tinture curative per diversi tipi di disturbi.

Il vivere per lunghi periodi a contatto con la natura ha fatto si che il coinvolgimento emotivo sia così importante e forte da farmici identificare sino in fondo al punto di non poter più fare a meno di lei.